Trump

Le nuove misure sull'immigrazione rinnovano la radicata politica della «prevenzione attraverso la deterrenza». Un tema bollente che caratterizzerà i prossimi due anni di presidenza Biden

Dopo la mancata vittoria alle elezioni intermedie, come si potrebbe sviluppare l’iniziativa repubblicana nei prossimi due anni, aspettando le presidenziali del 2024?

La temuta ondata repubblicana non c’è stata. Al momento queste elezioni di midterm sembrano sancire in primo luogo l’avvio di una fase di transizione politica per individuare nuovi contenuti e una nuova leadership

In vista delle elezioni di midterm di novembre, le scelte dei potenziali 32 milioni di votanti ispanici degli Stati Uniti pesano molto, soprattutto per i risultati nei diversi Stati in bilico nel Sud del Paese

Il futuro di Donald Trump si lega all’intreccio tra i risultati elettorali e le vicende legali. Per i repubblicani le prossime elezioni intermedie sono anche un referendum su di lui

Uno dei due partiti su cui si fonda la democrazia americana si rifiuta di guardare la realtà. O meglio, la conosce ma gioca sui dubbi nella speranza di mantenere il fuoco vivo sotto alla pentola del risentimento fino al 2024

La radicalizzazione della vita pubblica americana si è ormai tradotta in una vera guerra civile politica che rischia di erodere gli stessi fondamenti costituzionali della democrazia liberale

Il compito di Biden è contemporaneamente drammatico ed eroico, ma un risultato lo ha già ottenuto: superare la fallimentare Terza Via di Clinton e Obama, indicando al partito una via per il futuro

Al di là dell'impecheament, l’attenzione si concentra ora sul Partito repubblicano, le sue divisioni, il persistente ruolo di Trump nella mobilitazione dei votanti, i costi politici ed elettorali di un suo tramonto

L'esperienza storica del fascismo serve: ma per farci ricordare che le democrazie non sono invincibili e che il grande dono che abbiamo la fortuna di avere va difeso a ogni costo

Il parallelo con Lincoln, la Guerra civile e la schiavitù che percorre l’intero discorso di Biden del 20 gennaio, potrebbe sembrare eccessivo e forzato perché lo scontro tra le fazioni dell’America odierna è aspro, ma è altra cosa rispetto al passato

Fin dalle elezioni presidenziali, è emerso un dibattito sul futuro del trumpismo: sulla permanenza del movimento neo-nazionalista diffuso nel mondo transatlantico non ci sono dubbi, mentre su Trump la questione è complessa

Trump descrisse la ripresa economica come una tendenza inversa rispetto a ciò che era accaduto negli anni precedenti, ma ciò è il riultato del decennio di crescita sviluppatosi sotto Obama. Che cosa eredita Biden?

La presidenza Biden dovrà fare i conti con un Senato spaccato a metà

Le divisioni che hanno portato a vedere violato l’edificio del Congresso rimangono inalterate perché alimentate da un Partito che ha avallato una presidenza anti-sistema, corteggiando razzismo e suprematismo

Gli anni di Trump alla Casa Bianca verranno ricordati come un periodo indirizzato alla difesa di un’America «bianca» e poco inclusiva della «diversità» in un Paese che vedrà i non white diventare la maggioranza

Il neoeletto presidente Biden ha riportato al centro del discorso politico statunitense la questione climatica, esprimendo chiaramente la sua volontà di affrontare la crisi in modo incisivo e onnicomprensivo, sia a livello di politica interna sia estera

La vera sfida sarà il consolidamento di pratiche democratiche durature, lontane dalle derive autoritarie e nazionaliste che hanno fatto degli Usa di Trump e della Gran Bretagna di Farage due esempi di estremismo

Nemmeno a Nashville, come da copione, mancano affondi e attacchi personali, con Trump che allude agli affari in Ucraina di Hunter Biden e Joe Biden che riporta all’attenzione il conto bancario cinese aperto da Trump per eludere le tasse

La prossima elezione presidenziale sottopone le pratiche e le istituzioni della democrazia americana a una pressione con pochi precedenti. Molti interrogativi odierni temono una loro delegittimazione e una crisi costituzionale

Trump ha un disprezzo radicale nei confronti di chiunque non lo riconosca superiore o che egli ritenga essere inferiore. Perché allora gli evangelicals americani, cristiani devoti, sono le sue truppe elettorali d’assalto?

Non solo i Proud Boys, ma anche parecchi altri gruppi di estrema destra erano nella manifestazione di Lansing. Non fermiamoci però qui, perché fuori dal Campidoglio manifestavano molte altre persone non estremiste, anche se trumpiane