Opinione pubblica

Se non configurano un reato, o l'apologia di un reato, le opinioni che i docenti esprimono al di fuori dell'università ai rettori non dovrebbero interessare

La recente indagine della procura di Perugia diventa occasione per interrogare il sistema dell’informazione: a chi giova un certo modo di fare inchiesta?

Come mai, improvvisamente, l'Europa si interessa alle sorti della Tunisia? Forse perché ci troviamo di fronte a una ridefinizione della difesa dei nostri interessi in materia di migrazioni

Il cosiddetto "decreto rave" evidenzia una determinata idea del diritto, a garanzia delle condizioni di "disciplina e calma" che, in epoche fosche della storia italiana, erano considerate essenziali per la tenuta della nazione

L’opinione pubblica europea ha voglia di contare maggiormente. Sembra confermarlo anche il successo della Conferenza sul futuro dell’Europa, un esercizio di democrazia partecipativa che si è svolto nel disinteresse dei media

Quando i codici e le finalità comunicative si confondono troppo, la qualità del dibattito pubblico ne risente negativamente. Specialmente in un’epoca di fake news e populismi demagogici

La paura di una nuova guerra, di un possibile conflitto totale, ritorna. Era già accaduto dopo l'11 settembre 2001, quando l'attacco alle Torri colse tutti di sorpresa. Accade ora con l'aggressione russa. Prevedere la storia è un compito arduo

Che cosa c’insegna l’elezione presidenziale sulla formazione dell’opinione pubblica? Di certo che l’assidua frequentazione fra politici e giornalisti genera una comunità interpretativa che rischia di peccare di presbiopia

Che cosa significa discriminare e come si misurano le libertà? Il Green Pass è una misura discriminatoria, che crea privilegiati (i vaccinati) e non privilegiati (i non vaccinati) e restringe l’ampiezza delle libertà concesse ai cittadini?

Pensare la filosofia come sapere specialistico pone il problema della sua divulgazione e dei canali attraverso i quali avviene: da qualche tempo si sono aperte le porte a una generazione di «pop-filosofi»

La relativa latitanza dei filosofi accademici, o la visibilità spinta di alcune figure, non giova al dibattito pubblico. La comunità filosofica dovrebbe iniziare una riflessione attenta sul proprio ruolo nella discussione allargata delle idee