Giovanni Urbani

(1925-1994) ha condotto l'intera sua vita professionale all'interno dell'Istituto centrale del restauro, di cui diviene direttore nel 1973 per dimettersi polemicamente dieci anni dopo, a causa della sordità del ministero a qualsiasi progresso tecnico nel settore della tutela. Nei suoi lavori di ricerca per la conservazione preventiva e programmata del patrimonio artistico in rapporto all'ambiente ("Piano pilota per la conservazione programmata dei beni culturali in Umbria", 1976), aveva inserito la nozione di rischio ambientale (sismico e idrogeologico), nozione che concentrava nel 1983 ("La conservazione preventiva del patrimonio monumentale dal rischio sismico") sul solo rischio sismico.

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