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Nel caso delle disuguaglianze di classe, il Pnrr manca l'obiettivo perché non se lo pone proprio: né, per così dire, a bocce ferme, rispetto alle disuguaglianze pre-Pnrr, né come possibile effetto delle iniziative finanziate

In queste settimane di conflitto, si assiste al goffo allineamento del mondo della cultura alle politiche sanzionatorie verso la Russia. Ma il boicottaggio di professionisti e prodotti culturali russi non fa che impoverire la nostra visione del mondo

Nell'aggressione militare russa contro l'Ucraina si manifesta e al contempo entra in crisi definitiva un'idea imperiale-nazionale ottocentesca oggi riattualizzata da un regime incapace di trovare alcun altro collante identitario

La transizione post-sovietica ha portato a una diversificazione territoriale delle dinamiche politiche e sociali a cui non abbiamo saputo guardare: oggi, con la guerra tornata nel cuore dell’Europa, emerge con prepotenza una nuova situazione geopolitica

Ognuno si aggancia ai propri pregiudizi, moralizzando lo scenario: diventa così impossibile una discussione piana (che dà scarso piacere) e si preferisce il tifo, anche nel caso di parti in guerra

Nel Pnrr sembrano prevalse riforme di struttura e interventi a pioggia, mettendo in secondo piano l’opportunità storica di ridurre le disuguaglianze o di compiere un passo in avanti in una questione cruciale come la transizione energetica

La complessità dovrebbe farci pensare meglio. Non concediamoci scorciatoie retoriche, fallacie logiche e povertà empirica quando parliamo di guerra. Che però la complessità non sia paravento per celare l’assenza di argomenti concreti

L’Europa, che sta combattendo per interposta persona, è l’attore più interessato a chiudere la partita in via definitiva. All'Europa toccherebbe perciò proporre un accordo di convivenza. Perché urge un nuovo realismo, quello della pacificazione

Per far fronte a una crisi senza precedenti, il Partito popolare spagnolo negli ultimi anni si è spostato sempre più a destra: vedremo se il nuovo segretario vorrà, e potrà, correggere la rotta 

La giustizia penale non sancisce la bontà delle ragioni dell’Occidente a scapito della Russia: ci ricorda, con le sue imperfezioni, il limite alla politica imposto dalla nozione di umanità

L’Ue deve definire quali sono i suoi obiettivi strategici, quale ruolo vuole giocare sullo scacchiere internazionale e quali strumenti ritiene compatibili con i suoi valori: solo così potrà muoversi in maniera efficace 

La più grande manovra keynesiana da decenni a questa parte, il Pnrr, può essere realizzata da uno Stato neoliberista? O si tratta di una contraddizione in termini lunga un trentennio?

Il movimento pacifista ha scelto di schierarsi a fianco dei civili, da entrambi i lati del fronte: in questo caso, dunque, sia gli ucraini sia i russi. Ma è una neutralità attiva, che non si ritira in un isolazionismo deresponsabilizzante

Una osservazione attenta e continuativa delle generazioni più giovani e un rapporto genitori-figli improntato al supporto emotivo sono fattori protettivi determinanti in uno scenario post-pandemico ancora imprevedibile

Anche alla luce dei fondi legati al Pnrr nel settore cultura, come evolverà la relazione tra musei e digitale? Per identificare possibili evoluzioni, è necessaria una riflessione su che cosa abbiamo imparato e che cosa si può ancora fare

La comicità cambia molto a seconda dell’argomento che il comico sceglie e del modo in cui decide di parlarne: come si è dovuto adattare, chi per mestiere deve far ridere gli altri, ai tempi duri e difficili della pandemia?

Sta emergendo quella che forse è la ragione principale del fallimento degli accordi di Minsk: la Russia non intende riconoscere all’Ucraina piena sovranità. Anche perché ha sempre visto quello spazio come propria legittima sfera di influenza

Il successo del Pnrr dipenderà da un cambio di strategia per portare l’economia italiana ed europea su una traiettoria di sviluppo sostenibile sul piano ambientale e meno disuguale sul piano sociale

Una trattativa implica concessioni da tutte le parti in gioco. Puntare al cambio di regime è invece un modo per far proseguire la guerra senza prevedere una via d'uscita che non sia la vittoria totale dell'Occidente. Una strada pericolosa

I bisogni della popolazione per un adeguato supporto ai problemi di salute mentale sono in crescita. La pandemia li ha solo aggravati, mostrando la necessità di infrastrutture relazionali a livello territoriale

Si ricaverebbe un arricchimento dell’azione pastorale della Chiesa dando vita a due ruoli diversi di esercizio sacerdotale: quello celibatario e quello uxorato. Una proposta sollecitata da più parti

Un mese è trascorso da quando il 24 febbraio la Russia di Putin ha invaso l'Ucraina. Non sappiamo se sarà il primo mese di molti. Ma questo lasso di tempo dovrebbe esserci servito per capire quanto siamo stati ciechi

L'opportunità e la legittimità di sostenere la resistenza ucraina sono ampiamente dibattute nei media e nel discorso pubblico: alcuni richiami storici possono aiutare nella riflessione

Il supporto militare alle parti in guerra non può essere ridotto a una semplice dicotomia tra belligeranza e neutralità, perché ciò distorce la realtà e aumenta il rischio di trarre conclusioni errate