Chi sono i componenti della classe dirigente del Movimento 5 Stelle? Quali caratteristiche «sociologiche» hanno? In che modo la genesi e la selezione di questa nuova classe politica influenza l’attuale crisi di governo?
[...]L’esito grigio e deludente dei – pomposamente chiamati – “Stati generali” del Movimento 5 Stelle induce molti osservatori a intonare il requiem per questa formazione politica e i partiti a porsi il problema della spartizione della sua eredità elettorale.
[...]Esattamente un anno fa Francesco Cundari ha scritto su Linkiesta che il Movimento 5 Stelle non è finito, “si è biodegradato dopo aver fertilizzato con le sue idee l’intero campo politico”, proprio come nel progetto dei suoi fondatori. L’affermazione è forte ma si fatica ad archiviarla come provocazione,
[...]La “grande contraddizione” infine è esplosa. Tutti i movimenti politici così come i partiti sono costretti a mediazioni, quando non a vere e proprie contraddizioni, fra i principi ispiratori e l’azione politica. Ma spesso si tratta di mediazioni su aspetti secondari degli ideali di riferimento. I 5 Stelle sono entrati in contraddizione proprio sul nucleo centrale della loro “ideologia”
[...]Sono passati quindici anni dalla nascita del blog di Beppe Grillo. Il 16 gennaio 2005 il comico genovese pubblica, infatti, il suo primo post ufficiale sul sito www.beppegrillo.it. Lo showman si è già occupato di politica (nei teatri e in tv), ma l’ingresso nella rete segna l’inizio di un modo completamente nuovo di farla, che si sviluppa con una velocità impressionante. Nell’ottobre dello stesso anno la rivista «Time» inserisce Grillo fra “gli eroi europei dell’anno”, a dicembre il sito vince il premio WWW de «Il Sole 24 ore» nella categoria news e informazione e nel 2008 l’«Observer» lo posiziona al nono posto fra i blog più influenti al mondo.
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