Sulle pagine dei giornali (e nei post sui social), l’eroe del momento è Stefano Bonaccini. Gli uomini (e le donne) che fecero l’impresa sono gli elettori emiliano-romagnoli. Il Pd è il partito capace di sconfiggere Salvini a mani nude, con la sola forza del buon governo; mentre le sardine sono la spinta civica che tira la volata. Poi c’è la Calabria, una regione da sempre e da tutti data per persa.
[...]“Valentina ha due enormi occhi azzurri, belli e brillanti, e i capelli neri, lisci e lunghi. Abita con la nonna a Tor Bella Monaca, all’R4, il comparto che si trova in fondo a via dell’Archeologia, al primo piano di una delle stecche che si affacciano davanti alla scuola elementare. I genitori di Valentina vivono da qualche parte della città, chissà dove. Sono entrambi tossicodipendenti e a Tor Bella Monaca non ci tornano da quanto lei era ancora una bambina”.
[...]Lo strumento utilizzato dai geologi per monitorare i movimenti del sottosuolo è il più delle volte associato alla paura: quando un sismografo registra una serie di valori più elevati della media c’è da stare in guardia, perché potrebbe trattarsi di avvertimenti che preannunciano disastri.
Di questo tipo di sismografi nell’ultimo libro di Francesco Erbani non si parla esplicitamente, per quanto il terremoto e le sue conseguenze siano ben presenti nel racconto di un’Italia che, altrove, vedremmo definita per sbaglio come “minore”.
[...]ATTENZIONE: EVENTO ANNULLATO E RIMANDATO A DATA DA DESTINARSI
In occasione della presentazione del numero della rivista «il Mulino» dedicato a Roma, lo scorso 6 maggio Walter Tocci ha proposto di costruire una grande lista civica unitaria, come strumento per innovare il governo della città,
[...]Un idioma politico in rapida affermazione nel mondo occidentale presenta come desueto il classico cleavage destra/sinistra sviluppatosi a partire dalle rivoluzioni di fine Settecento, e descrive con toni e argomenti neoplebeisti il conflitto politico del post Novecento come uno scontro fra élite e popolo. Questa visione è veicolata in primis dalla nuove formazioni nazional-populiste e social-sovraniste
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