«Quanto spazio concedono alla libertà dell’interprete un testo sacro come una sonata di Beethoven o un articolo della Costituzione? Nella musica così come nel diritto, di fronte a una legge o a una suite di Bach, l’interprete si muove sempre in una delicata zona di confine che si situa tra l’eseguire e il creare. Dall’anelito alla perfezione alla deriva dei virtuosismi, dal gusto dell’improvvisazione alla necessità dell’innovazione, il compito più alto, e arduo, dell’interprete è quello di farsi tramite fra passato e futuro.»

All'Oratorio di San Filippo Neri, Via Manzoni 5, alle ore 17.30, nell’ambito del ciclo di incontri “Sinfonia di pagine” organizzato da Bologna Festival, Mario Brunello Gustavo Zagrebelsky presentano il loro volume Interpretare (il Mulino, 2016).