«Una celebre foto scattata al congresso Solvay del 1927 ritrae i più illustri scienziati della fisica del Novecento: tra di loro Albert Einstein, Marie Curie, Max Planck. Molti erano o sarebbero stati insigniti del Nobel. Che cosa è cambiato oggi nel modo di fare scienza rispetto ad allora? Attraverso il racconto appassionato di un protagonista dei nostri giorni, riviviamo i meccanismi con cui avanza il sapere scientifico grazie a cui siamo tutti in contatto continuo e in tempo reale, sosteniamo una popolazione mondiale che è sette volte quella di un secolo fa, ci avviamo a vivere fino a cento anni. Ma con quali effetti sulle dinamiche del processo scientifico? Una produzione abnorme e a ritmi serrati, una massa di studi di scarso rilievo spesso non riproducibili, comportamenti una volta sconosciuti come il plagio e la frode mettono oggi a dura prova il sistema. Fare scienza resta una straordinaria avventura intellettuale ma sempre più soggetta a dure regole di mercato. Con rischi e conseguenze per tutti noi.»

All'Istituto Lombardo. Accademia di Scienze e Lettere, Via Borgonuovo 25, alle 15.30, nell’ambito del ciclo “Il linguaggio nelle scienze: comunicazione e impatto sociale” Gianfranco Pacchioni parla di “Dove va la scienza?” con riferimento al suo nuovo volume Scienza quo vadis? (il Mulino, di prossima pubblicazione).