«In Italia vengono consumati 8 mq di suolo al secondo: un rettangolo di 2 metri per 4 ad ogni respiro. Un accumulo che non conosce pause: in media sono stati consumati più di 7 mq al secondo per oltre 50 anni.»

Cosa intendiamo con consumo di suolo? Un prodotto della finanziarizzazione immobiliare e della rendita, di una pianificazione territoriale debole e compromessa, di ambiguità legislativa, e in più di speculazione, corruzione, opere inutili. Che significa disordine insediativo, invasione delle campagne, degrado paesaggistico e idrogeologico, incuria, ossia dissipazione dei patrimoni collettivi? Una formula di cui la retorica politica abusa senza che in realtà nulla cambi. È su questo che il libro di Paola Bonora Fermiamo il consumo di suolo (Il Mulino, 2015) ci invita a riflettere, analizzando lucidamente i contesti, i comportamenti, le implicazioni per la qualità della vita e dell’abitare, le relazioni sociali e le rappresentazioni culturali che concorrono a produrre e riprodurre il nostro ambiente di vita. E sottolinea l’urgenza di una coscienza del territorio capace di arrestare il processo e la sua irreversibilità.

L'autrice presenta il suo volume assieme a Gabriele Bollini lunedì 12 settembre a Bologna, nella Libreria Trame, in via Goito 3/C, alle ore 18,30, nell'ambito del ciclo di incontri organizzati dal Sana - Salone del benessere.