Presso l’Università Federico II di Napoli, si svolgerà il convegno “Laurearsi in tempi di crisi: come valorizzare gli studi universitari”, nell’ambito del quale verranno presentati e discussi i risultati del XIV Profilo dei laureati italiani, a cura del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea. Pubblichiamo di seguito una breve presentazione del rapporto. 

Nel corso dell’ultimo anno si sono consolidati i segni di una profonda crisi dell’economia italiana, della finanza pubblica e del sistema politico, in parte mitigati da una maggiore consapevolezza dell’esigenza di rilanciare la crescita e di investire sull’istruzione di alto livello. La difficile situazione ha colpito in modo particolare il sistema universitario, sia sul piano dei finanziamenti diretti, sia sul piano delle opportunità lavorative dei giovani più qualificati, come peraltro hanno mostrato i risultati dell’Indagine AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati, presentati lo scorso marzo a Roma. Lo sviluppo, l’occupabilità e la coesione sociale che si pensava potessero derivare dalla centralità della conoscenza nei processi economici dei paesi più sviluppati e dalla valorizzazione dell’istruzione non sono stati ancora realizzati, e proprio per questo appare necessario affrontarli con maggiore slancio.

Il XIV Profilo ha coinvolto 215.525 laureati usciti dalle università nel 2011 in uno dei 61 Atenei aderenti da almeno un anno ad AlmaLaurea. Dal 22 maggio tutta la documentazione, ateneo per ateneo e fino all'articolazione per corso di laurea, sarà consultabile sul sito web di AlmaLaurea.

Il quadro che viene restituito dai risultati raggiunti dai laureati che hanno concluso i loro studi nel 2011 conferma una situazione articolata ma complessivamente confortante. Rispetto all’università pre-riforma si è incrementata la quota di giovani che terminano gli studi nei tempi previsti, è aumentata la frequenza alle lezioni, si è estesa l’esperienza di stage e tirocini svolti durante gli studi, così come le opportunità di studio all’estero (quest’ultima limitatamente ai percorsi di 2° livello). La riforma, dunque, non è stata un fallimento. Piuttosto e inequivocabilmente, su diversi fronti essa ha fatto segnare significativi miglioramenti della performance del sistema universitario.

L’immediata consultabilità on-line della documentazione – disaggregata per tipo di corso, ateneo, facoltà, gruppo disciplinare, classe e corso di laurea – costituisce uno strumento importante per ogni efficace azione di orientamento nella scelta dei percorsi di studio. Un orientamento tanto più necessario se si tiene conto che ancora oggi 82 immatricolati su cento vengono da famiglie i cui genitori non hanno esperienza di studi universitari e 17 immatricolati su cento abbandonano nel corso dei primo anno di università. Per contrastare questo fenomeno, i costi sociali ed economici che determina, la delusione di tanti giovani e delle loro famiglie, da alcuni anni AlmaLaurea è impegnata con iniziative tese a coinvolgere gli istituti di istruzione secondaria superiore e i diplomandi attraverso AlmaDiploma (www.almadiploma.it) e AlmaOrièntati. La stessa documentazione andrà ad arricchire questi percorsi, predisposti pensando ai circa 400mila giovani (e alle loro famiglie) che si apprestano a scegliere se continuare o meno gli studi a livello universitario.

I lavori, che potranno essere seguiti via streaming sul sito web AlmaLaurea saranno introdotti da Giancarlo Gasperoni. Andrea Cammelli, direttore di AlmaLaurea, presenterà i principali risultati del XIV Profilo annuale dei laureati italiani, tracciando le dinamiche in corso. Gian Piero Mignoli presenterà alcuni risultati riferiti alla distribuzione dei voti nell’università italiana e alle modalità mediante le quali tali votazioni vengono determinate. Roberto Zotti illustrerà i risultati di un’attenta indagine incentrata sull’individuazione dei fattori principali che influenzano l’abbandono e la continuità degli studi in un ateneo del Sud. Davide Cristofori documenterà la tendenza alla mobilità territoriale degli studenti universitari in diversi momenti della loro formazione e del loro inserimento nel mercato del lavoro. Moira Nardoni prenderà in esame il profilo dei laureati in funzione delle motivazioni, culturali o professionalizzanti, sottese alla scelta del corso di studi. Silvia Galeazzi offrirà un ritratto dei laureati che intendono proseguire la formazione dopo il titolo di primo livello. Dopo questi approfondimenti, avrà luogo una tavola rotonda dedicata al tema “Valutare meglio per investire meglio”, che vede la partecipazione di esponenti particolarmente qualificati della valutazione nell’ambito del mondo universitario, della pubblica amministrazione e dell’economia. Chiuderà i lavori Marco Mancini, presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane.