«Si tratta di comprendere e di gestire le opposizioni, non di stigmatizzarle: non di sottovalutarle, ma di prenderle sul serio, ascoltandole, negoziando con loro e impegnandosi a cogliere il buono che c’è nelle loro istanze anche quando sembrano (e magari sono effettivamente) inaccettabili»

No Tav in Val di Susa, No Ponte in Sicilia, No Discarica a Chiaiano (Napoli), No Dal Molin a Vicenza sono solo alcuni dei movimenti, sempre più presenti nelle cronache locali e nazionali, con cui si confrontano politici e comuni cittadini. Sono realmente gruppi di facinorosi violenti, oscurantisti ed egoisti pronti a tutto per difendere il loro pezzo di terra a scapito del bene comune? Sono davvero contro il «progresso»? Questo volume propone una lettura nuova dei movimenti di protesta Nimby (acronimo dell’espressione inglese Not in my backyard, «Non nel mio giardino», con cui si indicano le opposizioni locali a opere sgradite) e ne mette in luce gli aspetti sia positivi sia negativi. Una analisi imparziale di un fenomeno socialmente pregnante, non liquidabile con un semplicistico giudizio pro o contro.

Michele Roccato insegna Psicologia sociale nella Facoltà di Psicologia dell’Università di Torino. Con il Mulino ha pubblicato: «L’inchiesta e il sondaggio nella ricerca psicosociale» (2006). Terri Mannarini insegna Psicologia sociale e di comunità nella Facoltà di Scienze della formazione dell’Università del Salento. Con il Mulino ha pubblicato: «La cittadinanza attiva. Psicologia sociale della partecipazione pubblica» (2009).

 

Non nel mio giardino. Prendere sul serio i movimenti Nimby, Collana "Contemporanea", Il MUlino, 2012, pp. 176.