Oltre novantamila cittadini al voto, per scegliere fra ben undici candidati per una sola poltrona, quella di sindaco. Monza si presenta alla scadenza elettorale in un orizzonte politico contraddistinto da frammentazione e incertezza.

L’esperienza amministrativa della Giunta di Marco Mariani si è conclusa con una clamorosa rottura fra Lega e PdL su un’importante variante urbanistica, volta a trasformare in edificabile, per 4 milioni di metri cubi, un’ampia area agricola a ridosso delle sponde del Lambro, la cui proprietà è riconducibile a Silvio Berlusconi.

Prima la bocciatura, a metà febbraio, da parte della Regione per l’eccessivo consumo di suolo. Poi la maggioranza di centrodestra che, riproponendo l’atto, incespica fra una Commissione consiliare in cui l’astensione della Lega lascia in minoranza il PdL, e una seduta in Consiglio comunale che si conclude con un imbarazzante ritiro della delibera, in assenza dei numeri necessari a garantirne l’approvazione. La rottura fra Lega e PdL si consuma a pochi giorni dall’avvio della campagna elettorale, sebbene oggi nei programmi dei rispettivi candidati Sindaci compaia la volontà di riprendere l’iter di approvazione della variante incriminata.

Questo episodio, insieme alle polemiche sui rimborsi spese dell’ex ministro Paolo Romani, assessore all’urbanistica di recente nomina, ha contrassegnato il clima della campagna elettorale, accrescendo l’insofferenza dei cittadini nei confronti di una politica incapace di decidere ma molto prodiga nell’uso del denaro pubblico. Il ceto politico locale, in risposta a questa situazione, non ha trovato di meglio da fare che moltiplicare l’offerta politica: ben venti sono le liste presentate a sostegno degli undici candidati sindaci, molte delle quali civiche, sebbene raccolgano prevalentemente personale politico di lungo corso, i cui volti sono da tempo noti all’opinione pubblica e agli osservatori del capoluogo brianzolo.

Accade così che oltre all’uscente Marco Mariani, sostenuto dalla Lega insieme alla lista civica di ex PdL “Monza c’è”, e Andrea Mandelli, presidente dell’Ordine nazionale dei farmacisti, candidato del PdL e la Destra, si vada dagli Ecologisti di Attilio Tagliabue ai “grillini” di Nicola Fuggetta, dalle liste civiche under 30 “Cambia Monza” e “Primavera Monza” che sostengono Paolo Piffer, alla lista civica “Aprire al cambiamento” di Vincenzo Ascrizzi, ex assessore della Giunta Faglia. Ben due sono le due candidature del Terzo polo: la UdC Anna Martinetti, sostenuta anche dalla lista civica “Una Monza per tutti”; e la candidata di Fli, Anna Mancuso, sostenuta dalla lista “Monza futura”. Più compatta è invece la coalizione di centro-sinistra: Pd, Sel, Federazione della sinistra e Idv sostengono - con le liste civiche “Città persone” e “Moderati ecologisti” - il capogruppo uscente del Pd, ex assessore della Giunta Faglia, Roberto Scanagatti. Chiudono il ventaglio delle candidature Amedeo Santoro per la “Lega Lombardo-Veneta” e Francesco Brioschi per “Unione italiana” e “Forza lombarda”.

Non vi è dubbio che domenica e lunedì i monzesi avranno soltanto l’imbarazzo della scelta. Ma è altrettanto certo che questo schieramento di candidati e liste non è stato accolto dagli elettori brianzoli con entusiasmo. La campagna elettorale si è dipanata in un susseguirsi di iniziative che hanno prodotto scarsa mobilitazione nella cittadinanza e che oggi, alla vigilia dell’apertura delle urne, fa pensare a una possibile flessione dei votanti. L’approdo al balottaggio può darsi per scontato. Si tratta di vedere chi ne verrà avvantaggiato: quasi certamente il centrosinistra, grazie alla compattezza dello schieramento che sostiene Scanagatti; più incerta, invece, è la sfida nel centrodestra, dove la rottura dell’asse fra Lega e PdL rende assai difficile prevedere chi, fra Mariani e Mandelli, possa conquistare il secondo turno. Con l’incognita del voto al “grillino” Fuggetta, che potrebbe trarre vantaggio dal clima politico, conseguendo un risultato sorprendente, come quell’8% ottenuto lo scorso anno dal movimento Cinque stelle nelle elezioni amministrative di Vimercate.