Angela e i Pirati. Mentre in Italia si parla (spesso a sproposito) di sospensione della democrazia, in Germania si vota continuamente. Dopo l’elezione parlamentare del nuovo presidente della Repubblica, Joachim Gauck, la piccola regione della Saar ha votato il 25 marzo scorso per il rinnovo dell’assemblea parlamentare e verrà presto seguita dallo Schleswig-Hollstein (il 6 maggio) e dal ben più importante e popoloso Nordreinwestfalen (il 13 maggio). In vista delle elezioni politiche previste per il settembre dell’anno prossimo, questi tre appuntamenti elettorali potrebbero fornire alcune indicazioni interessanti.

Per il momento, però, regna una grande incertezza sui futuri equilibri politici del Paese. Incertezza che trova conferma anche nel fatto che i tre appuntamenti elettorali di questa primavera sono la conseguenza della fine anticipata di tre diverse coalizioni di governo, rispettivamente formate da cristianodemocratici, liberaldemocratici e verdi nel Saarland, cristianodemocratici e liberaldemocratici nello Schleswig-Hollstein e socialdemocratici e verdi, con il supporto esterno dei postcomunisti della Linke, nel Nordreinwestfalen.

 

Germania: Elezioni regionali Saarland 2009 e 2012

 

CDU/CSU

SPD

Die Linke

FDP

GRÜNE

PIRATEN

ALTRI

PERCENTUALE VOTANTI

2009

34,5%

24,5%

21,3%

9,2%

5,9%

/

4,4%

67,6%

2012

35,2%

30,6%

16,1%

1,2%

5,0%

7,4%

4,5%

61,6%

 

Vediamo più nel dettaglio l’esito delle elezioni regionali del Saarland. La Cdu si conferma con il 35,2% dei consensi come primo partito, ottenendo rispetto alla precedente tornata elettorale un piccolo incremento dello 0,7%. Per il partito della Merkel si tratta del primo risultato positivo dall’inizio della crisi dell’euro. Seguono i socialdemocratici con il 30,6% dei voti. Anche la Spd ha motivo di sorridere, tenuto conto che nel 2009 aveva ottenuto solo il 24,5% dei consensi. Le sorprese maggiori vengono però dai piccoli partiti. La Linke non riesce a ripetere l’impresa della volta scorsa: dal 21,3% scende al 16,1%, subendo così un calo di oltre 5 punti percentuali. Tengono invece i Verdi con il 5,0% dei consensi (-0,9%), ma deludono rispetto agli ultimi successi elettorali ottenuti in altri contesti regionali. Il principale sconfitto è la Fdp, che ottiene un misero 1,2% di voti. Rispetto alla precedente tornata elettorale i liberaldemocratici perdono ben 8 punti percentuali, scontando una perdita di popolarità che non ha precedenti nella loro storia. Alle prossime elezioni politiche la Fdp potrebbe addirittura non riuscire a raggiungere la soglia di sbarramento del 5% e restare pertanto fuori dal Bundestag per la prima volta dal 1949.

Per contro, il vero vincitore delle elezioni del Saarland è il Piratenpartei, che ottiene il 7,4% dei consensi e accede, dopo il precedente berlinese, per la seconda volta all’assemblea parlamentare di un Land. Se i sondaggi più recenti venissero confermati, il Piratenpartei, la cui istanza principale è quella di realizzare la democrazia diretta attraverso la Rete, nel settembre dell’anno prossimo potrebbe addirittura ambire a diventare la quarta o la quinta forza politica a livello nazionale. D’altra parte, la sua collocazione lungo il continuum destra-sinistra è ancora incerta e così anche il ruolo che potrebbe avere nella politica di coalizione. Si registra, infine, un calo della partecipazione al voto affatto irrilevante (-6%), che contribuisce al più generale clima d’incertezza per quanto riguarda i futuri rapporti di forza tra i partiti tedeschi.