Le librerie chiudono, i libri non si vendono. Tra le cose che l’Associazione italiana editori (Aie) si è inventata per metterci una pezza c’è #ioleggoperché, “una grande iniziativa nazionale di promozione del libro e della lettura” che per quanto si riesce a capire dal sito funziona così: ci si dichiara disponibili a diventare messaggeri, si ricevono gratuitamente a casa 6+6 copie di due diversi romanzi, scelti da una lista di 24, dopodiché si può “partecipare attivamente a tutte le iniziative di #ioleggoperché” (non mi è chiaro come, ma iscrivendosi si capirà).
Nel 1994, il fantomatico editore Otzium di Londra pubblica (in italiano) uno strano volume, dal titolo Berlusconi in Concert, firmato a quattro mani dal giornalista Gigi Moncalvo e dal docente Stefano E. D’Anna. Si tratta di un oggetto bizzarro, difficile da decifrare appieno, uscito certo in un anno non casuale ma presto scomparso, dimenticato, persino rimosso: è un manuale del buon imprenditore, ricco di massime motivazionali e altri voli pindarici; un’agiografia spudorata, che indica in Silvio Berlusconi il modello da seguire,
Uno dei grandi difetti della sinistra è stata (e in parte è ancora) una certa simpatia per i terroristi. I "resistenti" poveri e malamente armati (o presunti tali) che combattono contro entità statali organizzate spesso, nell’immaginario collettivo della sinistra, hanno ragione a prescindere.
La Pinacoteca nazionale di Bologna fino al 12 aprile ospita la mostra Too Early Too Late. Middle East and Modernity. Si tratta di una complessa riflessione costruita dal curatore Marco Scotini attorno al tema dell'incontro tra Medioriente e Occidente, in una prospettiva temporale e geografica inusuale.
La nuova sciagura della nostra epoca sembra essere la “Madre Narcisista”, la Grande Madre concentrata su se stessa “non in grado di trasmettere ai figli la possibilità dell’amore come realizzazione del desiderio e non come il suo sacrificio mortifero”