Il ministero dei Beni culturali (Mibact) ha da pochi giorni chiuso il bando per il “conseguimento della qualifica professionale di restauratore e collaboratore restauratore di beni culturali”. Un bando che, se doveva finalmente distinguere tra chi è restauratore e chi no, ha completamente fallito il proprio scopo
Il 2 novembre di quarant'anni fa Pier Paolo Pasolini veniva ucciso all'idroscalo di Ostia. Moltissime le iniziative per ricordarlo, tra l'approfondimento, l'agiografia, le ricostruzioni degli scenari possibili per la sua fine così atroce.
Riproporre Pasolini non è facile: la sua visione politica, spesso sentita e presentata come profezia, va calata nel suo tempo e nel suo vissuto.
Intervenendo alla Buchmesse di Francoforte, il presidente dell’Aie Federico Motta dice che “è arrivato il momento di smetterla con i proclami d’amore per il libro e la lettura che non si traducono in azioni serie ed efficaci”. Non c’è dubbio, ha ragione da vendere. Ma quali possono essere tali azioni serie ed efficaci?
Se ne parla da anni, almeno tra gli appassionati di media, di tecnologia, di serie televisive. Ma ora finalmente c’è una data precisa: il prossimo 22 ottobre anche in Italia approda Netflix. Il servizio in abbonamento, nato nel 1997 negli Stati Uniti come tradizionalissima forma di distribuzione postale per Dvd e altri supporti fisici, e poi diventato una piattaforma di streaming digitale on demand, è pronto a partire nel nostro Paese.
Nelle sue varie sezioni, la Mostra del cinema di Venezia, giunta quest’anno alla 72.ma edizione, spiccano film anti-narrativi, inchieste o reportage, docu-fiction, materiali ibridi che innestano elementi di finzione in trame storiche, o viceversa.