“Non siamo l’Inghilterra e non siamo la Bbc. Noi abbiamo una cultura politica più articolata e, quindi, in Rai bisogna mantenere la distinzione in più testate giornalistiche per garantire il pluralismo”.
Questa, parola più parola meno, la principale motivazione portata da alcuni consiglieri d’amministrazione della Rai, da molti giornalisti della stessa azienda e dai tanti politici – che si ritengono in dovere di commentare ogni stormir di fronda di viale Mazzini – per motivare la loro contrarietà al progetto dell’ad Salini di accorpare in un’unica newsroom l’informazione Rai.