Nel processo che portò alla nascita dello Stato unitario italiano Mazzini svolse un ruolo decisivo, accreditando l'idea (per nulla scontata all'epoca) che l'Italia dovesse essere "una" dalle Alpi alla Sicilia. Contribuì come pochi altri a creare il bagaglio di valori e di simboli che avevano sostenuto la lotta per l'indipendenza nazionale.
«A quelli come me questo libro serve a provare nostalgia. Quel sottile dolore e quel sottile piacere. Quel sentimento che si prova scorrendo gli appunti sparsi, le molte e molte pagine scritte da Edmondo Berselli. Nostalgia. E rimpianto: di fronte a quel che capita, ogni giorno, in questa post-Italia, mi scopro e mi sorprendo a interrogarmi. Che cosa avrebbe scritto Eddy?» (Ilvo Diamanti).
Protagonista della storia politica europea del Novecento, Charles de Gaulle è stato anche un pioniere nel ricorso ai mass media. Dopo essersi ampiamente servito della radio durante la seconda guerra mondiale (guadagnandosi il soprannome di "Général-micro"), una volta tornato al potere nel 1958 avvia un sodalizio intenso e fruttuoso con la televisione, denunciato dai suoi oppositori come "telecrazia".
Per quanto meno carismatico di un Mazzini o di un Garibaldi, Cavour è il principale artefice del processo che ha condotto all'unità d'Italia.
Nata sotto la cattiva stella dell'arma che può distruggere il mondo, l'energia nucleare ha sempre attirato grandi consensi e grandi rifiuti. Da qualche anno si parla di "rinascimento nucleare" poiché questa fonte sembra rispondere non solo alla crescente domanda di energia mondiale, ma anche all'esigenza di produrre elettricità senza emettere gas serra.