Andrebbe meno denigrato il genere libro-intervista. Perché spesso è uno strumento utile, specie quando è sincero e poco rielaborato, come appare questa “intervista sulla cultura” dove Marino Sinibaldi si confronta con Giorgio Zanchini. C'è tanta radio, ovviamente, e tanti libri. Ma pure molto altro.
Dopo un’eclissi durata almeno un quarantennio, il tema della diseguaglianza nella distribuzione del reddito è ridivenuto centrale nel dibattito di politica economica grazie alla crisi. In questo contesto, il nuovo volume di Thomas Piketty (di cui è in uscita una traduzione inglese per Oxford University Press) rappresenta certamente un contributo centrale, che orienterà la discussione dei prossimi anni.
Il Margine, il bell'editore di Trento, ha pubblicato un dossier molto ben fatto su Comunione e liberazione. È scritto soprattutto per chi, nella Chiesa italiana, esercita una responsabilità pastorale, di vescovo o almeno di sacerdote, o di genitore cattolico con figli adolescenti in cerca di un ambiente formativo per giovani.
Don Giussani, infatti, muovendo dal famoso liceo Berchet in Milano, dove nel 1954 era insegnante di religione, ha fatto vivere nella Chiesa cattolica un "movimento cattolico" di influenza nazionale, con una indubbia originalità, matrice forte di un proprio "successo storico".
Nel suo ultimo libro, Democrazia in diretta (Feltrinelli, 2013), Nadia Urbinati offre un nuovo, importante, contributo al dibattito sulla crisi attuale della democrazia, partendo da una rilettura delle trasformazioni che la prassi della partecipazione democratica sta vivendo in questi anni.
Un discorso largamente inedito e molto suggestivo lega i differenti piani di lettura che possono essere individuati nel recente e-book di Madel Crasta (Di chi è il passato? L’ambiguo rapporto con l’eredità culturale, Roma, Garamond, 2013). Il primo piano (in tacita polemica con tutte le ideologie liquidatorie del passato: per dire, il troppo celebrato libro di Fukuyama del 1992