È un’offensiva frontale quella che viene portata dai grandi quotidiani contro i gruppi di interesse, contro i detentori dei poteri di veto, peggio ancora se impudicamente “incrociati” (che non stiano semplicemente facendo il loro lavoro?)
Nell’Italia sballottata dalla crisi, tra annosa inconcludenza della politica e disagio socioeconomico, il dilagare dell’astensionismo dimostra che la sfiducia sociale ha ormai raggiunto livelli allarmanti per la stessa legittimazione delle istituzioni. È anche più grave perché, nel caso, ha riguardato i comuni
Uomini in carne ed ossa è il titolo di un bellissimo articolo di Antonio Gramsci, scritto dopo la grande sconfitta del biennio rosso (1919-21), quando – successivamente all’occupazione delle fabbriche – la classe operaia di allora dovette tornare al lavoro
Disponendo forse di informazioni riservate, il presidente emerito della Corte costituzionale Gustavo Zagrebelsky ci ha dato, non contrastato dall’ossequioso intervistatore del «Corriere della Sera» (5 giugno), un sacco di notizie democratiche e istituzionali.
Tra le prime dichiarazioni rilasciate da Enrico Letta c’è stato l’impegno del suo governo a non venir meno alla disciplina fiscale richiesta dalla partecipazione italiana all’Ue. Un impegno che diviene obbligo per l’Italia, Paese altamente indebitato,