Questa riflessione nasce da anni di insegnamento e di insoddisfazione nell’uso dei libri di testo proposti alla scuola primaria. Cerco di argomentare da dove nasce questo sentimento e provo a proporre alcune idee
Dallo stretto riserbo delle consultazioni di Mario Draghi con le parti politiche e sociali è subito emersa un’indiscrezione: l’assoluta priorità data alla scuola. Ciò dovrebbe essere causa di celebrazioni
I timori legati agli effetti della pandemia di Covid-19 sulla scuola sono stati e sono molteplici: alle preoccupazioni di ordine strettamente sanitario, per evitare accelerazioni del contagio, si affiancano incertezze di carattere logistico (come conciliare modifiche di orario e nuove chiusure con l’attività lavorativa dei genitori?) e la paura di ricadute socio-cognitive
La scuola è di nuovo nell’emergenza. Tutti gli studenti e le studentesse delle scuole superiori sono tornati alla didattica a distanza; nelle regioni “rosse”, che aumentano con il passare dei giorni, seguono le lezioni da casa anche gli alunni e le alunne delle seconde e terze medie;
Dunque ora le lezioni in presenza sono sospese per le scuole superiori su tutto il territorio nazionale; per le “zone rosse” questa sospensione coinvolgerà anche la seconda e la terza media. Sulla carta fino al 3 dicembre,