L’irruzione della pandemia nei nostri ordinamenti costituzionali ha prodotto effetti indiretti sui diritti individuali, a causa delle stringenti limitazioni imposte per contrastare la diffusione del contagio
Negli scorsi anni abbiamo tutti creduto che la crisi finanziaria globale del 2007-2009 fosse destinata a diventare, per l’immaginario collettivo della nostra generazione, quello che la Grande depressione seguita al crollo di Wall Street del 1929 è stata per la generazione dei nostri nonni. Ma non avevamo fatto i conti con il Coronavirus
All’inizio del 1980, le Comunità in Europa erano in crisi per molte ragioni. Tanto a causa di una crisi istituzionale fra il Parlamento europeo e il Consiglio sulla dimensione e sulla qualità del bilancio europeo, quanto per una crisi di tipo economico e politico.
I Quattro frugali (Paesi Bassi, Austria, Danimarca e Svezia) è il nome che si son dati i Paesi che poco prima dello scoppio della pandemia Covid-19 bloccarono il timido tentativo della Commissione europea di elevare il bilancio comunitario di qualche punto decimale di Pil.
Molti di noi sono risentiti verso l’Uem (Unione economica e monetaria), a causa dell’austerità che ci ha imposto. Allo scoppio della pandemia ci siamo trovati indeboliti di risorse umane, scientifiche e materiali. Non dovremmo lasciare che in futuro