Tutto ha avuto inizio con un corso di formazione a cui hanno partecipato 78 educatrici delle scuole materne e dei nidi di Venezia, promosso nel 2013 dal Comune di Venezia, nella persona di Camilla Seibezzi, delegata ai diritti civili e alla lotta alle discriminazioni, e realizzato da Chiara Baiamonte e dalla sottoscritta. Durante il corso presentiamo e leggiamo assieme alle insegnanti libri per l’infanzia che aiutano a decostruire stereotipi e pregiudizi sul genere forieri di violenza e di ineguaglianza.
Elettore. Che succede? Il negozio è chiuso?
Commesso. No signore, il negozio è aperto. O meglio aprirà come al solito alle dieci.
E. Ma come fa a essere aperto se siete tutti qui fuori?
C. Sono rimasti dentro in venti circa, tra quadri e dirigenti. Bastano loro, in una giornata di emergenza. Tutti gli altri, quasi duecento, sono qui.
E. Ma siete in sciopero?
C. Sì, è il primo sciopero di tutti i punti vendita sparsi in Italia. Non era mai accaduto prima.
L’appuntamento, come scritto nella mail inviata il 9 giugno dalla Direzione Risorse Umane e Organizzazione della Rai, è tassativamente alle 10 e 30: “La Sua assenza o il Suo ritardo rispetto all’orario sopra stabilito saranno considerati rinuncia alla selezione”. Una mail arrivata all’improvviso, che in pochi ormai si aspettavano.
Non sono nemmeno le 8 e 30 e già a decine i candidati e le candidate del “Concorso Rai” si rintanano
Nelle ricostruzioni sulla criminalità organizzata, la Toscana non risulta essere tra le terre di mafia ma, al limite, una regione potenzialmente permeabile. Cultura civica, classe politica integra e apparati di contrasto particolarmente attenti al tema limiterebbero le presenze delle mafie “solo” ad attività di riciclaggio. Eppure, le vicende pratesi – qui sintetizzate – sono un chiaro esempio di infiltrazione in uno specifico settore economico laddove il contesto mostra elementi di fragilità
A Pozzallo c’è il sole, il mare brillante invita a tuffarsi. Sono giorni di sbarchi di migranti, ma «noi lo sappiamo dalla televisione», mi dice la cameriera di un bar davanti alla spiaggia, dove i turisti – in questo periodo soprattutto tedeschi e francesi – si godono cornetti alla ricotta e granite di limone.
«Almeno voi però li vedrete, eh, Gabriele?!», cerco di far ammettere al pescivendolo di fiducia di mia suocera, che ogni notte esce in mare con la sua barca.