Salerno è rappresentata nel discorso pubblico come un’eccezione territoriale positiva rispetto al contesto regionale e, più in generale, meridionale. Non si tratta tanto di rappresentazioni effimere, né di storytelling, quanto piuttosto del riconoscimento di una significativa trasformazione urbana e della sua efficace narrazione
Stando a quanto scrisse nei suoi diari, duecento anni fa, Goethe nel suo lungo viaggio in Italia si fermò a Firenze più o meno tre ore. Visitò il Duomo, il Battistero e i giardini di Boboli, per poi ripartire alla volta di Roma. Un vero precursore dei tempi, a giudicare da quanto oggi fanno enormi flussi di turisti,
Il viaggiatore che, spesso per lavoro, percorre la Valle d’Aosta recandosi in Francia e anche in Svizzera attraverso i passi del Piccolo e Gran San Bernardo incontra nel bel mezzo della più piccola regione italiana la città che le dà il nome (altra particolarità), con le sue antiche vestigia romane e medioevali.
«Treviso is open» è il nuovo brand della città. Dopo un lungo processo di consultazione, l’amministrazione comunale ha scelto questo messaggio di apertura – al mondo, all’innovazione, all’inclusione – per segnare una discontinuità con l’immagine che Treviso si è trascinata per anni: città gradevole, ben organizzata ed economicamente vivace, ma socialmente e culturalmente chiusa in se stessa.
Il turista che vuole capire Siracusa deve coglierla con uno sguardo ampio a volo d’uccello lanciato dai ruderi del Castello Eurialo, che dominava e controllava dall’alto la città all’epoca della sua massima potenza nel torno tra il IV e il III secolo avanti Cristo, e che oggi più semplicemente la sovrasta.