Le pagine del Viaggio in Italia del Mulino dedicate al Friuli-Venezia Giulia offrono alcuni spunti di riflessione sui quali vorremmo tornare, perché toccano temi e prospettive importanti per la regione ma anche per tutto il Paese. Essi riguardano in particolare il tema dell’autonomia speciale, che ha giustificazioni che vanno aldilà del solo Friuli.
L’analisi del voto a Taranto, nel luogo dell’ultima ridotta dell’industria pesante italiana, non può che partire dall’ormai noto falso d’autore del fac-simile (anzi, il fake-simile) circolato nei giorni immediatamente successivi al 4 marzo.
La tappa marchigiana del “Viaggio in Italia” del “Mulino” aveva ampiamente messo in evidenza i presupposti di quello che si è poi verificato nell’esito del 4 marzo.
L’esito dell’ultima partita elettorale nel Mezzogiorno è inequivocabile. Il Movimento 5 Stelle ha straripato, forse contro le sue stesse attese. Ha raggiunto di slancio, e spesso superato, la soglia del 40%, tranne che in Lazio, dove è decisamente al di sotto.
La tempesta che ha investito il Pd a livello nazionale stavolta non ha trovato un argine neppure nelle regioni dell’Italia di mezzo (Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche), una volta considerate delle fortezze inespugnabili della sinistra.