In una congiuntura globale contrassegnata dallo sgretolamento della teoria della fine della storia, dal ritorno della geopolitica e dalla crisi profonda del nuovo ordine mondiale
L’attacco con il gas (presumibilmente il sarin) a Khan Sheikhoun, in Siria, il 4 aprile scorso e il lancio di missili ordinato da Trump qualche giorno dopo hanno suscitato molti commenti ma poche analisi, spingendo la nostra opinione pubblica, già predisposta a questa tentazione, a lasciarsi andare a una logica di schieramento
«Foreign Affairs», la voce ufficiosa ma autorevolissima dell’establishment di politica estera, ha pubblicato recentemente un numero sul populismo internazionale, incaricando lo storico Michael Kazin di definire la categoria e indicarne i numerosi precedenti.
Da primo ministro a presidente. Aleksandar Vučić ha vinto domenica la sua scommessa e potrà rimanere al potere in Serbia fino al 2022. Col 91% delle schede scrutinate, l’attuale capo di governo e leader del Partito progressista serbo (Sns) ha ottenuto un confortevole 55,13% dei voti
Un mese di incertezze. Un grande interrogativo domina questo ultimo mese di campagna elettorale transalpina: i sondaggi in campo devono essere presi sul serio?