Questioni di integrazione. Il tema accoglienza e integrazione degli immigrati (fuoriusciti, profughi, perseguitati o altro) è sempre all’ordine del giorno in Germania,
La finzione della two-state solution ha retto per un quarto di secolo, o quasi. Fino all’arrivo di Donald Trump, rottamatore del politically correct anche in questo campo. Nella primavera-estate del 1993, quando in varie località della Norvegia si tenevano i colloqui segretissimi fra emissari di Peres e di Abu Mazen, con l’avallo di Rabin e Arafat, che dovevano sfociare nello storico accordo suggellato non a Oslo ma a Washington, la creazione di uno Stato palestinese in Cisgiordania e a Gaza sembrava ancora possibile
Le recenti elezioni russe hanno visto la scontata conferma di Putin a capo di Stato per la quarta volta. Il risultato non è mai stato in discussione.
Ci sono marce e marce. I primi furono quelli della Coxey’s Army, alcune migliaia di disoccupati che marciarono su Washington D.C. nel 1894, al culmine di quella che, per mancanza di peggio, era allora nota come la Grande depressione.
Di vecchi e di nuovi protezionismi: Trump e i dazi doganali. Sin dalla campagna elettorale del 2016, l’allora candidato del Gop, fedele al suo slogan “America First”, ha fatto ampio uso di un discorso esplicitamente protezionista,