Oltre il ponte. Quando sbarcano all’aeroporto di Jakarta, i nostalgici della guerra fredda notano subito i voli verso la città di Bandung, dove i leader dei 29 Paesi “non allineati” si riunirono nel 1955 per dare dignità politica a un neologismo di allora, “il terzo mondo”.
Vittime senza nome. Da ventidue anni, in Kashmir, migliaia di civili continuano a essere perseguitati, torturati e uccisi, senza che vengano identificati i colpevoli di quelle che ufficialmente vengono archiviate come “sparizioni senza nome”.
Il restauro della memoria. Il governo turco, conservatore e d’ispirazione islamica, è impegnato in un piano per il recupero e la preservazione del patrimonio storico non musulmano: secondo i dati ufficiali, diffusi qualche settimana fa dal vice-premier Bekir Bozdağ, dal 2002 sono state restaurate sessantanove tra chiese e sinagoghe
Il governo dell’atomo. Il 5 luglio 2012 una Commissione indipendente della Dieta giapponese, capeggiata da Kurokawa Kiyoshi, professore emerito dell’Università di Tôkyô, e dal premio Nobel per la chimica (nel 2002) Tanaka Koichi, ha presentato le proprie conclusioni dopo sei mesi di attente investigazioni e 900 ore dedicate all’audizione di un migliaio di testimoni.
Un mare di debito. Sin dal principio del crollo greco, i numeri parlavano con imbarazzante chiarezza: impennata costante della disoccupazione, oggi al 23% (tra i giovani di 30 anni è salita al 51%); conti sempre più in rosso e un debito pubblico che nel 2012 salirà al 170% del Pil