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n° 4

Questo fascicolo è dedicato in buona parte alla riforma costituzionale, il cui referendum confermativo sarà l’evento politico cardine dell’autunno. La sezione monografica riporta, oltre alle prefazioni del direttore della rivista e di quello dell’Associazione – di avviso in buona parte diverso – due interventi a favore e due contro. Questa è la modalità di intervento politico cui la rivista si attiene su questioni importanti e controverse, quando – nell’ambito di valori di riformismo liberale e solidaristico comuni a tutta l’Associazione – si manifestano significative differenze di opinione. Ma molto altro è in questo numero. Innanzitutto il pezzo di apertura affidato a Mauro Barberis: sino a che punto la tutela della sicurezza può arrivare a mettere in discussione le nostre libertà fondamentali? A seguire, alcuni dei nodi storici del sistema italiano: la pubblica amministrazione e il sistema pensionistico. Non mancano poi molti approfondimenti sulla questione europea, anche sul fronte della difficile e problematica gestione della questione migratoria.

Indice del fascicolo 4/16

Editoriale

Liberté, égalité, sécurité. Gli equivoci della guerra al terrore

Mauro Barberis

il caso italiano

Amministrare senza amministrazione

Marco Cammelli

La torta delle pensioni

Gustavo De Santis

Zombie policy: politiche migratorie inefficienti tra inerzia politica e illegalità

Ferruccio Pastore

Diverso ma non troppo. Un nuovo Parlamento alla prova dei fatti

Luigi Gianniti

All'origine della mancata tutela del patrimonio artistico

Bruno Zanardi

sì/no: un voto decisivo

Uno snodo importante

Michele Salvati

Che cosa significa cambiare una Costituzione

Enzo Cheli

Una riforma coerente

Stefano Ceccanti

Più luci che ombre: serve un sì

Cesare Pinelli

Referendum costituzionali, forse: plebiscito, no

Gianfranco Pasquino

Finalità accentratrici e scelte irrazionali della riforma

Alessandro Pace

in Europa

Essere europeo, tra realismo irrazionale e utopismo razionale

Alessandro Cavalli

Un piano B per l'Europa

Angelo Panebianco

Politiche dell'asilo: una prospettiva storica

Giuseppe Sciortino

Crisi internazionali e cambiamento nelle società

Cesare Merlini

la finestra sul mondo

Il nuovo ruolo della Russia

Paolo Calzini

Le diseguaglianze dopo Obama

Ronald P. Formisano

Società e politiche urbane negli Stati Uniti

Paul Kantor

Archeologia, identità e guerra

Sara Santoro

macinalibro

Tiziano Bonazzi, Abraham Lincoln. Un dramma americano

Guido Melis

idee

Noi e la migrazione tra paura e pietà

Annalisa Furia

estemporanea

Il voto di Sergio

Vito Ferro

taccuino


Gli altri fascicoli dello stesso anno

n° 6

La democrazia, per sua natura, è sempre in crisi, perché anche nei suoi momenti migliori non riesce mai a soddisfare le domande di uguaglianza e di buon governo che le si rivolgono.

n° 5

A breve verrà eletto il nuovo presidente degli Stati Uniti, il Paese tuttora egemone. Gli elettori sceglieranno, anche per noi, tra un abile e spudorato demagogo e una rappresentate dell’élite politica tradizionale, con non poche cicatrici sulla sua dura scorza.

n° 3

Dopo l’articolo di apertura di Roberto Escobar, che offre una bella e ampia riflessione da filosofo della politica sulla questione migratoria, questo numero ospita un blocco monografico dal titolo «Giovani con riserva» sulla condizione giovanile nel nostro Paese e sui divari tra generazioni nei diversi aspetti: il lavoro, dopo la riforma caratterizzata dal jobs act;

n° 2

Le prossime elezioni amministrative toccheranno oltre 1.300 comuni, tra i quali Torino, Milano, Bologna, Roma e Napoli. In questo numero al voto viene dato largo spazio, soprattutto in considerazione del fatto che proprio all’elezione del sindaco è demandata la grande responsabilità di tenere in piedi un rapporto se non virtuoso almeno non conflittuale e un poco costruttivo tra i cittadini e la politica.

n° 1

Questo numero è largamente dedicato al Mezzogiorno italiano e ai diversi aspetti di una arretratezza che non sembra conoscere crisi. A cominciare dai dati economici e dagli effetti delle politiche pubbliche, vengono trattati i temi più rilevanti per ridiscutere l’altra metà del Paese, quella che troppo spesso viene data per persa.

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