Per quanto meno carismatico di un Mazzini o di un Garibaldi, Cavour è il principale artefice del processo che ha condotto all'unità d'Italia. Ciò che gli stava a cuore era soprattutto, più che l'unificazione, la modernizzazione politica ed economica del paese: il che voleva dire, per lui, l'instaurazione di uno stato liberale, di un'economia di mercato sul modello inglese, di relazioni con la chiesa fondate sulla reciproca autonomia. L'unità d'Italia fu così resa possibile da una politica lungimirante che guardava al di là dei confini, senza coltivare sogni rivoluzionari e senza indulgere in sterili avventure. Questo volume, al quale hanno collaborato alcuni importanti storici dell'Otto-Novecento (L. Cafagna, G.B. Clemens, J.A. Davis, E. Di Nolfo, G. Galasso, U. Levra, S. Montaldo, M.L. Salvadori, F. Traniello, A. Viarengo, G. Virlogeux), delinea nella sua complessità il programma cavouriano e i vari aspetti della sua realizzazione, offrendo un contributo importante alla riflessione sul processo che ha portato all'unificazione del paese.

Umberto Levra è professore di Storia del Risorgimento nell'Università di Torino e presidente del Museo nazionale del Risorgimento italiano di Torino.

 

Collana "Prismi", Il Mulino, 2011, pp. 272, € 20,00