In questi centocinquant'anni l'italiano è riuscito a diventare la lingua degli italiani, realizzando l'auspicio di Massimo D'Azeglio. Ma oggi nuove insidie ne minacciano il futuro. Senza una scuola capace di chiari obiettivi formativi si rischia il naufragio della nostra lingua e della nostra tradizione letteraria più antica: il diffuso allarme sulla povertà linguistica dei nostri giovani va ascoltato per evitare il declino irreversibile della nostra identità. La scuola oggi ha quindi una responsabilità onerosa, ma anche affascinante: trovare un curricolo di studio dell'italiano più adeguato alle generazioni attuali. Quali sono i nodi della formazione? Lessico, lingua, letteratura: arricchire il lessico, possedere la grammatica, sapendo anche riflettere sui vincoli e sulle scelte che essa offre ai parlanti, saper scrivere, coltivare il senso estetico e il mondo dei valori attraverso i classici vecchi e nuovi della letteratura. Obiettivi importanti, e connessi interrogativi, ai quali offre articolate risposte questo volume, che prende le mosse da un recente convegno svoltosi a Napoli presso l'Università "Federico II" e che vede il contributo dei maggiori specialisti della materia.

 

Ugo Cardinale ha insegnato per molti anni Linguistica Generale nell'Università di Trieste. Tra le sue pubblicazioni: Dizionario di Parole Nuove (con M. Cortellazzo, Torino 1987, 1989), Insegnare italiano nella scuola del 2000 (Padova, 1999), Nuove chiavi per insegnare il classico (Torino, 2011), Dizionario antologico dell'Italiano Fondamentale (in corso di stampa).

 

Collana "Percorsi", Bologna, Il Mulino, 2011.