Il Medioevo coltivò una intensa passione per le spezie, che si prestavano ad essere usate nei più vari ambiti, dalla gastronomia alla medicina ai cerimoniali religiosi. Una infatuazione che fu davvero un motore di prima importanza per lo sviluppo degli scambi commerciali, le conquiste, la crescita economica. Perché le spezie erano così richieste, e così costose? Come racconta questo libro, erano simboli di bellezza, di ricchezza, di raffinatezza, di grazia. E la domanda di cannella e pepe, o di rare ed esotiche essenze aromatiche come l'ambra grigia, il muschio, stimolava i viaggi verso Oriente, le esplorazioni geografiche, i commerci. Seguendo il gusto e la tirannia della moda, l'Europa medievale andava così alla conquista del mondo.

Paul Freedman insegna Storia nella Yale University. Tra i suoi libri: "The Origins of Peasant Servitude in Medieval Catalonia" (1993), "Images of the Medieval Peasant" (1999) e "Food. The History of Taste" (a cura di, 2007).

Collana Biblioteca Storica, Bologna, il Mulino, pp. 336, euro 28.