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n° 3

Dopo l’articolo di apertura di Roberto Escobar, che offre una bella e ampia riflessione da filosofo della politica sulla questione migratoria, questo numero ospita un blocco monografico dal titolo «Giovani con riserva» sulla condizione giovanile nel nostro Paese e sui divari tra generazioni nei diversi aspetti: il lavoro, dopo la riforma caratterizzata dal jobs act; la ricerca di un tetto, che deve scontare condizioni di partenza spesso fortemente diseguali; la scelta di diventare genitori, in un’Italia in cui ancora oggi mancano le cosiddette politiche «amichevoli» verso le nascite; le varie proposte di reddito minimo e di cittadinanza; i nervi scoperti del sistema pensionistico. Punti decisivi sulla base dei quali i giovani italiani possono o meno predisporre «piani di vita». Da segnalare poi l’articolo di Gianfranco Viesti sulle gravi carenze del nostro sistema universitario, i ritardi e le insufficienze degli investimenti pubblici.

Indice del fascicolo 3/16

editoriale

Dalla parte giusta della storia

Roberto Escobar

il caso italiano

Ripensare la Costituente settant'anni dopo

Paolo Pombeni

Che ne è della nostra università?

Gianfranco Viesti

Riformisti per forza

Domenico Melidoro

Inchini e «maculiate»

Berardino Palumbo

l'Italia delle Regioni

Leggere l'Italia attraverso le diversità regionali

Mariuccia Salvati, Loredana Sciolla

Lo Stato e le Regioni

Giuliano Amato

L'incontro mancato: governi regionali e patrimonio dei territori

Carlo Trigilia

giovani con riserva

Piani di vita

Valeria Ottonelli

Il lavoro, dopo il jobs act

Patrik Vesan

Una casa, tra disuguaglianze e solidarietà

Teresio Poggio

Diventare genitori tra divisioni e condivisioni

Manuela Naldini

Un reddito minimo è ancora improponibile?

Massimo Baldini

I nervi scoperti del sistema pensionistico italiano

Matteo Jessoula, Michele Raitano

in Europa

L'Unione ripiegata su se stessa

Bruno Simili

la finestra sul mondo

Geopolitica delle migrazioni africane verso l'Italia

Luca Raineri

Iran: la vittoria moderata e la fine delle sanzioni

Giuseppe Acconcia

macinalibro

Thomas Fazi e Guido Iodice, La battaglia contro l'Europa

Michele Salvati

profilo

Karl Kraus

Maurizio Cau

idee

Le ragioni del successo di Piketty

Francesco Farina

repliche

taccuino


Gli altri fascicoli dello stesso anno

n° 6

La democrazia, per sua natura, è sempre in crisi, perché anche nei suoi momenti migliori non riesce mai a soddisfare le domande di uguaglianza e di buon governo che le si rivolgono.

n° 5

A breve verrà eletto il nuovo presidente degli Stati Uniti, il Paese tuttora egemone. Gli elettori sceglieranno, anche per noi, tra un abile e spudorato demagogo e una rappresentate dell’élite politica tradizionale, con non poche cicatrici sulla sua dura scorza.

n° 4

Questo fascicolo è dedicato in buona parte alla riforma costituzionale, il cui referendum confermativo sarà l’evento politico cardine dell’autunno. La sezione monografica riporta, oltre alle prefazioni del direttore della rivista e di quello dell’Associazione – di avviso in buona parte diverso – due interventi a favore e due contro.

n° 2

Le prossime elezioni amministrative toccheranno oltre 1.300 comuni, tra i quali Torino, Milano, Bologna, Roma e Napoli. In questo numero al voto viene dato largo spazio, soprattutto in considerazione del fatto che proprio all’elezione del sindaco è demandata la grande responsabilità di tenere in piedi un rapporto se non virtuoso almeno non conflittuale e un poco costruttivo tra i cittadini e la politica.

n° 1

Questo numero è largamente dedicato al Mezzogiorno italiano e ai diversi aspetti di una arretratezza che non sembra conoscere crisi. A cominciare dai dati economici e dagli effetti delle politiche pubbliche, vengono trattati i temi più rilevanti per ridiscutere l’altra metà del Paese, quella che troppo spesso viene data per persa.

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