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n° 6

Il catalogo dei problemi italiani è ormai lunghissimo, e a poco pare sia servito sinora consultarlo. L’Italia che si avvia a chiudere il 2010 nel pieno di una crisi politica appare sempre più ripiegata su se stessa: senza una classe dirigente, senza prospettive di crescita diffusa. In attesa, al di là di quello che accade nel mondo della scuola e dell'università, della protesta sociale che ha invece toccato, spesso duramente, altri periodi della nostra storia repubblicana. Fra i temi affrontati in questo numero, con cui la rivista si avvia verso il sessantesimo anno di attività, il contrasto alla povertà, le responsabilità della politica nella crescita, anche al Nord, delle organizzazioni criminali e mafiose; ma anche la violenza sulle donne così come viene trattata nei media italiani. Solo per citare alcuni dei temi trattati, con spirito critico ma anche il più possibile costruttivo, nella certezza che le forze per un cambiamento diffuso non manchino. Alla buona politica spetta, o almeno spetterebbe, il compito di individuarle.

Indice del fascicolo 6/10

editoriale

Cosmopolitismo

Massimo Mori

il caso italiano

Contro la povertà

Elena Granaglia

Le proposte economiche del Pd

Giacomo Vaciago

Le mafie e le responsabilità della politica

Raimondo Catanzaro

Se copiare in classe non stupisce più

Marcello Dei

Fare il medico nel servizio pubblico

Federico Toth

la finestra sul mondo

L'Ue fra ambizioni globali e responsabilità regionali

Gianni Bonvicini

Belgio: il federalismo che disunisce

Marco Goldoni

Germania: il federalismo consensuale

Silvia Bolgherini

Quanto durerà il nuovo miracolo brasiliano?

Andrea Goldstein

la farina del diavolo

La télé c'est moi

profilo

Altiero Spinelli

Piero S. Graglia

stampa e regime

Neppure con un fiore? La violenza sulle donne nei media italiani

Elisa Giomi

intervista

Intervista a John H. Goldthorpe

Filippo Barbera, John H. Goldthorpe

macinalibro

Lorella Zanardo, Il corpo delle donne

Saveria Capecchi

Michela Marzano, Sii bella e stai zitta

Elisabetta Bini

Vittoria Franco, Care ragazze

Anna Scattigno

tendenze

Educare alla musica

Annibale Rebaudengo

Culture giovanili e identità urbane

Pierfrancesco Pacoda

Le città creative

Roberto Grandi

Cattaneo ricerca

Nuove giunte regionali e assessori esterni

Brunetta Baldi

l'anno scorso a Marienbad

Aspettando la protesta

Piero Ignazi

la lettera

A proposito di laicità

Umberto Paniccia

taccuino

indice dell'annata 2010


Gli altri fascicoli dello stesso anno

n° 5

In tempi di isteria mediatica, la dimensione dello spazio pubblico (oggetto dell’articolo di Roberto Escobar) è sempre più centrale. Solo da un dibattito pubblico decente, infatti, può prendere le mosse una politica di cittadinanza in grado di sbloccare l’impasse in cui rischia di trovarsi la democrazia italiana.

n° 4

Aperto da un ampio contributo del premio Nobel Amartya Sen, il quarto numero dell’anno tocca molti dei temi tradizionalmente seguiti sulle pagine del “Mulino”.

n° 3

Aperto da un ampio intervento di Laura Bazzicalupo sulle forme contemporanee della rappresentazione politica, il terzo fascicolo dell'anno ospita tra gli altri articoli sull'attualità italiana (come quelli dedicati alla Lega, al cattolicesimo poltico, al conflitto tra diritto e democrazia), sulla crisi europea successiva all'esplosione del caso greco, sul nuovo corso della politica britannica, sull'implausibile ipotesi di una guerra contro l'Iran di Ahmadinejad.

n° 2

Se, come ricorda Nadia Urbinati in apertura di questo numero, non è possibile creare una forma di governo migliore della democrazia, è con il sistema democratico di cui possiamo godere che occorre confrontarsi ogni giorno.

n° 1

Con questo numero si inaugura la LIX annata del «Mulino». In questo primo fascicolo, aperto da Mauro Barberis, merita una segnalazione particolare l’articolo di Valerio Onida che, inquadrando la questione generale dei rapporti tra politica e giustizia in Italia, respinge al mittente le accuse di parzialità rivolte alla Corte costituzionale.

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